Edilizia libera - cosa fare senza chiedere l’autorizzazione

Cosa fare per il rinnovo della nostra casa in edilizia libera

Abbiamo già visto quali chiavi di lettura siano consigliabili per avere un quadro delle attività ammesse dalla norma: 

• riparazione
• sostituzione
• rinnovamento
• integrazione
• adeguamento
• efficientamento
• messa a norma
• rifacimento

Alle chiavi di lettura associamo i cardini per procedere senza chiedere il permesso:

• MANUTENZIONE
• INSTALLAZIONE
• REALIZZAZIONE

Di cosa?

1. Manutenzione ordinaria: pavimenti, pareti, serramenti, copertura
2. Installazione (adeguamento e sostituzione): impianto elettrico, igienico idro-sanitari, climatizzazione, pannello solare, fotovoltaico etc.
3. Realizzazione (riparazione, sostituzione, rifacimento): pavimentazione esterna, vasca di raccolta acque, intercapedine, locale tombato

Ricordiamoci che la definizione COSTRUZIONE non è presente in Edilizia libera; anche la DEMOLIZIONE non è citata nel glossario delle opere libere.

Cfr. dal sito di Bosetti e Gatti: Link del Decreto

Forse ci piacerebbe che la norma fosse scritta diversamente e desse un po’ di certezze, magari con una formula da vecchio codice o addirittura da compendio o più semplicemente da "antico ricettario" come: 

“Se non costruiamo qualche cosa di nuovo, non modifichiamo il sistema distributivo, le strutture e l’uso dell’interno, non modifichiamo l’aspetto esterno della nostra casa e miglioriamo l’accessibilità e gli impianti, allora possiamo evitare di presentare l'istanza di autorizzazione con i professionisti abilitati: architetti, ingegneri, geometri ecc.”

Se la norma fosse scritta così forse potrebbe sembrare più chiara ma non sarà mai abbastanza esaustiva per le nostre personali necessità, per i nostri bisogni o semplicemente i nostri sogni.

Rinnovare il bagno in edilizia libera: riparazione, integrazione efficientamento, rinnovamento, sostituzione e integrazione apparecchi

Interrompiamo ora le nostre riflessioni con una pausa di leggerezza: la lettura di un brano tratto dal “Piccolo glossario veneto dell’arte del costruire”.

Il glossario di Antonio Draghi, un architetto veneto purtroppo recentemente scomparso, è una interessante lettura per rimanere nel tema che stiamo affrontando, cito l’introduzione del libro: “…è rivolto anche ai muratori e agli artigiani più giovani e, insieme ad essi, ai più giovani seguaci della mia disciplina di architetto. (...) Talvolta ho recuperato parole dai manuali di grandi architetti veneti, Palladio e Scamozzi sopratutti, che scrivevano e stampavano in lingua italiana usando però termini tecnici tratti dalle consuetudini di un mestiere praticato parlando veneto…”

Dalla lettura del libro ci si accorge che il linguaggio che si è tenuti a conoscere nel dialogo con le maestranze è di massima importanza.

Vi riporto un divertente aneddoto descritto dall’autore del libro citato:

"a fato: andare avanti a fato significa procedere con un'operazione sempre allo stesso modo, fatto per fatto, sistematicamente, con la stessa tecnica, con lo stesso spessore, con lo stesso andamento dal basso in alto, ecc.; nelle lavorazioni ripetitive è l’indicazione tipica del capomastro all’operaio subalterno o all’apprendista dopo aver fatto insieme la prima parte, ‘desso te vè ‘vanti a fato; non bisogna usare però con leggerezza questa indicazione per non correre i rischi di una interpretazione troppo zelante, come quella volta che alla indicazione di risarcire dei fori anomali presenti in un tratto di cinta muraria, alla mia constatazione che erano state otturate sistematicamente anche le buche pontaie, la giustificazione del muratore fu ma a mi me jera sta dito de ‘ndare ‘vanti a fato!”

L’Architetto Antonio Draghi parla della sua esperienza con le maestranze venete e linguaggio che si è tenuti a conoscere per poter dialogare con loro.

Egli parla in un glossario che riassume l’esperienza e l’arte del costruire “con alcune disgressioni…”

Antonio Draghi, "Piccolo glossario dell'arte del costruire", Proget Edizioni, Padova, 2015.

Rinnovare il bagno in Edilizia libera è anche l'occasione per rendere più efficiente il sistema degli scarichi

Avvertenze

Attenzione a tutte le attività che possono incidere sulle:

norme antisismiche, di sicurezza, antincendio, igienico-sanitarie, di quelle relative all'efficienza energetica, di tutela del rischio idrogeologico, delle disposizioni contenute nel codice dei beni culturali e del paesaggio.

Infatti le chiavi di lettura e i cardini che abbiamo visto, pur rimanendo nell’attività di edilizia libera, potrebbero richiedere altresì particolari istanze da inoltrare agli enti preposti: Comuni, Vigili del fuoco, Soprintendenza, Aulss ecc.

Infine ti allego il link del Decreto 2 marzo 2018 che ho trovato facile scaricare dal sito di Bosetti e Gatti: Link del Decreto